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PERCHE' POESIA

Che bello scrivere così, libero, senza parametri, con la sola regola dello spirito.

Non mi sento costretto a farlo, eppure una volta cominciato ne provo assoluta necessità.

Vorrei far leggere a tutti, benché credo non tutti possano comprendere fino in fondo, ma se accade che un'anima riesca a capire, le parole prendono forma materiale, i miei pensieri diventano i suoi pensieri, le mie emozioni diventano le sue.

Forse, così, sentirò quel "mezzo gaudio" che si suol dire, forse mi sentirò meno pazzo ... condividere, in fondo, serve a questo!

si, non ci sono parametri, ma per contro il verso libero e la volontà di creare senza ritmi preimposti è una regola se stessa che bisogna far propria ... ma essa viene facile, perché è dettata dall'anima!

si diventa così capaci di scavare in fondo, scoprire mondi arcani, rivelare memorie e desideri.

la poesia deve far questo; la poesia è atmosfera musicale e intima, non deve necessariamente descrivere i sentimenti ma decantarli attraverso liriche inconsce che riescano a decifrare l'ignoto che c'è in noi.

essa è difficile e dev'essere così, perché è un'arte che possiede una quintessenza.

la poesia dev'essere criptica, ermetica, deve inizialmente incuriosire la fantasia, stimolare la riflessione per poi giungere alla più difficile introspezione, e affinché la riflessione prima e l'introspezione poi siano complete, la strada dev'essere ardua.

la poesia è zen.

amo la lirica che possieda una magistrale fusione di elementi che provengono da più esperienze, ma che si rifacciano tutti alla forma di base.

svincolata da schemi tradizionali cui tutti siamo soliti pensare, mi piace la poesia pura, intesa come immediata e sincera espressione dell'io e dell'esperienza. questo significa il più delle volte mettere a nudo i propri segreti, i propri lati oscuri, evidentemente svelare anche una sorta di sofferenza esistenziale ... ciò è finalizzato a comprendere la stessa.

se immaginarci parte della natura, fonderci con essa, ci aiuta in tale missione, che ben venga, o se addirittura sentirci mescolati con l'assoluto fino ad annullare la nostra essenza per confonderci con il tutto ci permette di scavare fino in fondo, si, possiamo farlo.

voglio comunque avere sempre presente che la vita è letteralmente un dono di dio; forse siamo un suo diletto?! per vivere bene non possiamo fare altro che tentare di giungere a lui facendo della nostra vita un'opera attraverso le arti che essa stessa ci permette di creare, e vivendo delle cose belle che la natura madre ci concede. in fondo, anche quando una vita possa apparire asociale, ribelle, essa può nascondere un genio che necessita di essere interpretato.

credo che, spesso, la ragione e la scienza siano insufficienti e provochino freddezza e distaccamento. il disagio più grande è appunto il non comprendere il significato della vita, l'impossibilità di ostacolare un mondo ostile, l'angoscia della solitudine pur quando si è in mezzo agli altri; quando c'è bisogno di comprendere il mondo intorno, o analizzare il nostro profondo per accettarlo, la poesia è in grado di scandagliare i livelli più cavernosi dell'essere, ove male e bene, vizio e virtù, noia e allegria, si fondono e si contrastano vicendevolmente.

la poesia quindi non è fine a se stessa, ma è veicolo, partenza e arrivo, ha uno scopo e tutte le generazioni devono farne tesoro, perché la poesia è come il rock ed il blues, musica eterna, non morirà mai.

 

la poesia diventa, così, atemporale, spirituale, mistica, e volgendo dal caos al silenzio esprime la paradossale ineffabile natura umana.

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LA QUIETE

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(la lirica fa parte di quelle inserite ufficialmente

nell'enciclopedia di poesia italiana contemporanea)

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Quanto ho amato codesto scoglio,

dacché insieme guardavamo il mare

ostinato infrangersi su queste

sabbie già madide di rugiada,

parevan granuli dei miei pensieri.

 

Ma se torno, esso è consumato

ormai come sogni e lontane paure,

prova sia che posso battezzarmi

in quest’acque salate,

e il cuore mio invoca riparo.

 

Non mi resta che finger desideri,

per ripartire da esso e ritornarvi

ancorché non mi attenda in questa

vacua natura e la quiete della sua notte:

ma solo così tutto m’è mite.

ARIA DI PRIMAVERA

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(Video della poesia classificata al 2° posto in "The Poet" di maggio 2021.

Il video è stato realizzato dalla BLyndon Movies, la voce narrante è dell'attrice Silvia D'Istria)

Motivazione con cui è stato assegnato il 2° posto ad "Aria di primavera"

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"Lo scritto riflette un convincente ritratto poetico del clima primaverile rappresentato da sublimanti pulsioni, che vengono, convintamente, offerte a spettatori attenti, capaci d'introiettarne la pregevolezza del testo di che trattasi in un atteggiamento compartecipativo di tacita ammirazione.

L'autore, con il garbato stile del suo esprimersi, elargisce, mediante il pregevole componimento, positive sensazioni, annullando ogni distanza, creando una seduzione empatica con il lettore, talché da far suscitare e acquisire, attraverso il testo, inconsci, istintuali, indizi del proprio essere, evocati dalla sensibilità del suo animo.

La via artistica adottata, di estrema semplicità, è precisa; la ricerca lessicale alimenta l'incisività e il profilo artistico del testo caratterizzato dal ritmo cadenzato che si distingue per l'ineludibile eleganza, che ben regge il contenuto oggettivo attinente il "clima primaverile".

La forma è piacevole, i versi, seppur non perfettamente cesellati su schemi metrici

da prosa, mantengono la puntuale musicalità ed accolgono il favorevole apprezzamento, tipico della poesia.

Il linguaggio poetico adottato è retto su parole, frasi, che fotografano perfettamente "l'aria di primavera" in tutta la sua essenzialità, fatta di sintetiche immagini, scene e protagonisti ben rappresentati, in tutto il loro essere (luoghi, persone, animali, oggetti o sentimenti), descritti con schiettezza e senza sconti, rilevando la meritata padronanza descrittiva del Poeta, a cui vanno espressi i meritati complimenti."

La Giuria di THE POET

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